Un animaletto domestico, docile, obbediente. Il suo sorriso si intravede dall’alto di un paio di jeans a vita bassa, oppure dal basso di una gonna spiritosa. Quando esce al guinzaglio della sua padroncina tutti l’ammirano per quello che è. Una meraviglia della natura, i due emisferi delle vecchie carte geografiche della scuola della nostra infanzia, due mondi che si abbracciano e si strofinano. Come la luna è la nostra compagna nelle notti insonni d’estate, così queste lune gemelle sono il pianeta attorno al quale noi satelliti mortali sognamo di appartenere, ogni volta che le vediamo discendere e risalire, ora una, ora l’altra, che giocano con la nostra fantasia e il nostro desiderio. Ma ci dobbiamo accontentare di ruotargli attorno, anche per l’eternità. Una torta alla panna, che ci ondeggia davanti agli occhi e che un paio di tacchi a spillo strappa via dal nostro respiro mozzato.

domenica 6 novembre 2016

Mercedes 3 - Il culo di Palencia


Iniziai piano piano a carezzarle l’avambraccio. Non so perché, ma molte donne trovano eccitante essere accarezzate in quella parte del corpo. Dopo una decina di minuti lei si girò ed iniziò a baciarmi sul torace. Inutile dire che dopo qualche minuto il mio amico iniziava a bussare per uscire dal costume.
Lei si girò un attimo per controllare la mia situazione inguinale. Poi si girò verso di me e mi fece un largo sorriso. C’era poco ancora da aggiungere.
Riprendemmo la nostra roba. Mercedes alloggiava nell’albergo, ma aveva un’appartamentino in zona, di un’amica, del quale aveva la chiave.
Facemmo appena in tempo a chiuderci la porta alle spalle eci gettammo sul letto, liberandoci di tutto quello che non serviva. Lei prese a giocare e a dialogare in maniera intensa con il mio amico, facendomi salire l’eccitazione in modo fantastico.
Poche volte mi è capitato di vedere una donna che ansima mentre è alle prese con una fellatio. Ma a lei quell’attività piaceva in modo incredibile. E dai e dai alla fine mi ha fatto venire, con un’esplosione che lei ha gradito molto e che le ha provocato anche un forte orgasmo.
Un paio di minuti di relax e le ho chiesto di girarsi. Che spettacolo amici miei! Un culo bellissimo, non piccolo ma rotondo ed estremamente tonico, come piacciono a me.
Dopo averla messa in ginocchio davanti a me ho preso a baciarle quella meraviglia. L’odore dell’acqua salata si mischiava a quello degli umori femminili, rianimando ben presto il mio amico che si preparava al secondo round.
Calma, voglio godermi questo momento, pensai. Le dissi che volevo farle qualche foto al sedere, e che mi sarebbe piaciuto che sii vestisse in maniera provocante.
Lei non se lo fece dire due volte e si andò a mettere un completino bianco, con tanto di autoreggenti e tacchi. Mamma mia, amici miei, che spettacolo.
Le ho fatto qualche foto. Poi ho lentamente iniziato a spogliarla lentamente. Lei avrebbe voluto ricominciare a giocare con il mio basso ventre, ma io l’ho messa sopra di me, con il suo fantastico culo davanti ai miei occhi. Vedere quel gioiello che danzava sopra al mio amico è stata un’esperienza fantastica. Incorniciata da un orgasmo all’unisono, di magnitudo sette punto otto.
Che dire? Da quella vacanza tornai ben poco abbronzato. Ma molto soddisfatto.   

mercoledì 9 maggio 2012

Mercedes 2 - Il culo di Palencia


Le due gentili pulzelle, entrambi bionde e debitamente fornite di curve come da tradizione teutonica si chiamavano Rosie e Jutta, entrambi di Colonia. Nonostante le apparenze, non erano esattamente di primo pelo, erano infatti entrambi separate con un figlio e raccontavano che abitualmente facevano una settimana in Grecia ed una in Spagna. Ma che preferivano la Spagna.
Mentre ascoltavo le chiacchiere delle due tedesche, la mia attenzione venne attratta da una ragazza mora, evidentemente non tedesca, che serviva ai tavoli. Non molto alta, diciamo sul metro e sessanta, capelli molto lunghi e scuri e un seno non molto grande. Un sorriso fantastico e, cosa che non fece altro che distrarmi tutta la serata, uno stupendo mappamondo, medio-grande, incorniciato da un piccolo perizoma, ben visibile sotto i pantaloni elasticizzati.
Lei dopo qualche minuto, accortasi che la stavo guardando, iniziò a ricambiare gli sguardi. Dapprima senza sorridere e alla fine della serata con qualche timido accenno di gradimento. La piacevole serata finì senza scossoni, ci demmo appuntamento con le due tedesche per il pomeriggio al mare.
La mattina dopo, verso le nove e mezza, scesi in spiaggia da solo. A quell’ora Luigi dormiva ancora profondamente. Stesi il mio asciugamano e tirai fuori il mio libro. In spiaggia solo qualche maratoneta da spiaggia, bambini e molti anziani con le camicie a fiori. Insomma, niente di interessante. Invece, dopo neanche dieci minuti, un’ombra si piazzò tra il sole e il mio libro e non potei fare a meno di alzare lo sguardo. Era lei, la cameriera dell’hotel, che mi sorrideva come non mai. E in costume, devo dire, contribuì non poco ad aumentare il mio livello ormonale.
Stese il suo asciugamano vicino al mio. Avevamo qualche difficoltà a comunicare, lei conosceva solo lo spagnolo, qualche parola di italiano e basta. Io un po’ di inglese. Dovevamo trovare un modo di comunicare un po’ più immediato. Lei poi aveva una voce profonda e quell’accento molto sensuale tipico delle spagnole. Gli feci capire che avevo caldo e volevo fare un bagno.
Lei approvò la mia idea mi fece capire che l’acqua era sporca in quel posto e che se avessi voluto mi avrebbe portato in un posto lì vicino dove il mare era più pulito. Ci incamminammo a piedi e a mano a mano riuscimmo ad intrecciare qualcosa di simile ad un discorso. Lei si chiamava Mercedes ed era di Palencia, una piccola città di provincia della Spagna. Lavorava l’estate sulla costa per arrotondare il suo lavoro di commessa. Aveva ventotto anni ed era una ragazza madre. Per un mese l’anno doveva lavorare sulla costa lontano dal figlio di cinque anni. Non male per due persone che si capiscono a malapena.
Arrivammo in una piccola spiaggia, abbastanza isolata, dove c’erano solo poche coppie. Ci immergemmo immediatamente in quell’acqua color smeraldo. Era salatissima e gli occhi mi bruciavano un bel po’.
Iniziai a schizzarla un po’ e lei iniziò a divertirsi molto. Poi iniziai a sfiorarla e ad accarezzarla. Lei non si ritraeva. Anzi. Dopo una mezz’ora, esausti, ci sdraiammo sul bagnasciuga, a farci cullare dalle onde.

2 - Continua
 

Culi trovati in giro per la rete - Culo all'orientale


Questa immagine difficile da dimenticare e tutt'altro che innocua per i malati di cuore sembra fatta a posta per smentire coloro i quali sono convinti che le donne orientali non sono fisicamente all'altezza delle donne occidentali.
Come potete ben vedere, la signorina è sicuramente orientale (il viso è a sinistra, forse qualcuno non riesce ancora a trovarlo, comprensibilmente) eppure mostra un mappamondo la cui perfezione è inappuntabile. Voi che ne dite?

domenica 6 maggio 2012

Amiche di passione per il culo - Achiropita


Eccoci qua a presentarvi una nuova grande amica del nostro fantastico blog. Il nome è un po' criptico, devo dire, molto misterioso.
La padrona di questo fantastico culo si chiama Achiropita.
La nostra amica ha le idee chiare in merito ai rapporti da tenere con l'altro sesso. Infatti si definisce molto semplicemente " porca, tettona, carina e vogliosa di prendere il tuo grande fratello. . . sono qui per te con tanta voglia di bagnarmi. . . caldissima e molto partecipe. . ..
Io non avrei molto altro da aggiungere, se non il fatto che dovreste contattarla, per vedere se anche voi avete un grande fratello all'altezza di cotanto ben di dio... insomma, cliccate QUI!

giovedì 3 maggio 2012

Fernanda Maia - La raccattapalle più veloce del mondo... e con il culo più bello!


Fernanda Maia, una deliziosa ragazza brasiliana, è diventata in pochi giorni famosissima. Prima del 29 Aprile era una semplice raccattapalle del Botafogo.
Durante l'incontro con il Vasco de Gama, sul risultato di 2-0 per il Botafogo, Fernanda ha seguito l'azione come un calciatore in campo e al momento di un fallo laterale ha restituito la palla alla propria squadra in maniera rapidissima, consentendo alla sua squadra di prendere di sorpresa la difesa del Vasco de Gama e quindi a Maicosuel di segnare il 3 a 0.
E' diventata famosissima in patria (anche per le sue doti non solo "atletiche") dove ha realizzato servizi fotografici e partecipato a varie trasmissioni televisive. Lei vorrebbe partecipare, come raccattapalle ovviamente, ai Mondiali del 2014 in Brasile. Scommettiamo che ci riesce?